eWhistle per la Pubblica Amministrazione

eWhistle è conforme alle linee guida A.N.AC.

Ridurre i costi

Per denunciare un illecito basta una semplice connessione internet

Migliorare la creazione di valore

Consente di interagire in forma riservata con il segnalante

 

Aumentare i margini

Garantisce la non accessibilità ai dati da parte di soggetti non autorizzati

  • Gestione delle segnalazioni in modo trasparente

    eWhislte fa in modo che il segnalante si accrediti su una piattaforma informatica accessibile ai soli utenti interni, nella quale è sviluppato l’applicativo di gestione delle segnalazioni ed elabora in modo automatizzato la reportistica per i soggetti incaricati di gestire la segnalazione.

  • Tutela della riservatezza dell’identità del segnalante

    eWhistle separa i dati identificativi del segnalante dal contenuto della segnalazione, prevedendo l’adozione di codici sostitutivi dei dati identificativi utili per i successivi accessi e non permette di risalire all’identità del segnalante se non nel rigoroso rispetto delle previsioni di legge.

  • Tutela del soggetto che gestisce le segnalazioni da pressioni e discriminazioni, dirette e indirette

    eWhislte mette a disposizione una piattaforma informatica accessibile ai soli utenti interni. Per poter conoscere il contenuto della segnalazione e prendere prendere le dovute decisioni, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione dei dati deve accedere al sistema e vi può lavorare nella totale riservatezza. eWhistle permette inoltre al Responsabile della Prevenzione della Corruzione (con l’eventuale componente del gruppo di lavoro designato) di archiviare la segnalazione, in caso di evidente e manifesta infondatezza, o di indagare/ inoltrare la segnalazione in relazione ai profili di illiceità riscontrati (sempre tutelando il segnalante).

  • Tutela della riservatezza del contenuto della segnalazione e di eventuali soggetti coinvolti

    eWhistle prevede il corretto trattamento dei dati e dei documenti oggetto della segnalazione, che potrebbero anche essere o contenere dati sensibili, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali e permette al Responsabile della Prevenzione della Corruzione di richiedere chiarimenti al segnalante e/o a eventuali altri soggetti coinvolti nella segnalazione con l’adozione delle necessarie cautele.

  • Consentire al segnalante di di verificare lo stato di avanzamento dell’istruttoria

    •eWhistle fornisce a tutti i soggetti deputati alla gestione delle segnalazioni una visione complessiva e sempre aggiornata delle segnalazioni archiviate e di quelle in corso di accertamento, dello stato di avanzamento degli accertamenti, dei provvedimenti adottati e delle eventuali azioni correttive intraprese e consente anche al segnalante di verificare lo stato di avanzamento della segnalazione in tutto il suo processo mediante semplice accesso via web.

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eWhistle soluzione per il whistleblowing anche da mobile

Sicurezza, privacy e trasparenza con il "Trusted Cloud" di Microsoft

Trusted Cloud

Microsoft ha confermato il proprio impegno a supporto del percorso di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana, con il “Trusted Cloud”, cioè un Cloud conforme a tutti i requisiti di sicurezza, privacy e trasparenza, che rappresenta una risposta alle esigenze sempre più stringenti a livello di settore pubblico e privato in termini di Cybersecurity. Obiettivo di Microsoft è proprio quello di offrire garanzie di sicurezza per evitare che le preoccupazioni in questo ambito possano rallentare l’adozione del Cloud Computing che rappresenta un elemento di competitività fondamentale per l’intero Sistema Paese e che, a maggior ragione, può fare la differenza per la digitalizzazione della PA.

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Il whistleblowing: uno strumento essenziale per la Pubblica Amministrazione

La legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, c.d. “Legge Anticorruzione”) ha introdotto nel decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle  amministrazioni pubbliche) un nuovo art. 54-bis secondo cui:

«fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione, ovvero per lo stesso titolo ai sensi dell'articolo 2043 del codice civile, il pubblico dipendente che denuncia all’autorità giudiziaria o alla Corte dei conti, ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia».

Tutela del dipendente pubbico che segnala illeciti amministrativi

La stessa norma disciplina inoltre il tendenziale divieto di rivelazione del nome del segnalante nei procedimenti disciplinari, il controllo che il Dipartimento della funzione pubblica deve esercitare su eventuali procedimenti disciplinari discriminatori, la sottrazione delle segnalazioni dal diritto di accesso di cui alla legge n. 241 del 1990 (Nuove norme sul procedimento amministrativo).

Il Piano nazionale anticorruzione (PNA) riconduce espressamente la tutela del dipendente che segnala illeciti tra le azioni e le misure generali finalizzate alla prevenzione della corruzione; in particolare il PNA prevede che le pubbliche amministrazioni siano tenute ad adottare i necessari accorgimenti tecnici affinché trovi attuazione la tutela del dipendente che effettua le segnalazioni di cui all’art. 54-bis del sopra citato decreto.

Tale disciplina è stata integrata dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 (Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari, convertito nella legge 11 agosto 2014, n. 114), che ha introdotto l’Autorità nazionale anticorruzione (A.N.AC.) quale soggetto destinatario delle segnalazioni dei comportamenti illeciti. Per disciplinare le procedure di ricezione delle segnalazioni, l’Autorità ha emanato le “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)”.

Gestione delle segnalazioni tramite procedure informatizzate

Secondo l’A.N.AC. - inoltre - nell’ottica di tutela della riservatezza dell’identità del segnalante, la gestione delle segnalazioni realizzata attraverso l’ausilio di procedure informatizzate è largamente preferibile a modalità di segnalazione che comportano la presenza fisica del segnalante. Inoltre, è necessario che il sistema informatico di supporto sia realizzato in maniera tale da adottare adeguate misure di sicurezza delle informazioni: a tal riguardo, oltre a garantire la corretta identificazione del segnalante, il sistema deve prevedere modalità di controllo degli accessi al sistema, ai fini del trattamento delle segnalazioni, riservato esclusivamente ai soggetti che ne hanno diritto.

Il sistema, oltre a tenere traccia delle operazioni eseguite, dovrà offrire idonee garanzie a tutela della riservatezza, integrità e disponibilità dei dati e delle informazioni che attraverso questo verranno acquisiti, elaborati e comunicati secondo la procedura di gestione delle segnalazioni stabilita dall’amministrazione. L’Autorità raccomanda in particolare l’adozione di protocolli sicuri per il trasporto dei dati in rete e l’utilizzo di strumenti di crittografia per i contenuti delle segnalazioni e dell’eventuale documentazione allegata.

L’implementazione di sistemi di whistleblowing per la segnalazione di condotte illecite accessibile ai dipendenti pubblici, che assicuri garanzia di riservatezza e protezione per i segnalanti, è dunque divenuto essenziale anche per le amministrazioni pubbliche.

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